da: ilmattino 27 Ottobre 2011 di Alessandra Gargiulo
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Trionfo della squadra campana alla sfida dei cuochi “Italia nel piatto”
Tanto di «tre cappelli». Proprio quelli piccoli e bianchi da cuoco, simboli di eccellenza culinaria nelle più rinomate guide gastronomiche d’Italia.
Questa volta però si raddoppia: il numero sale a sei, quanti sono gli artisti ai fornelli della squadra campana dell’Associazione professionale Cuochi d’Italia, trionfatrice al campionato nazionale di cucina «L’Italia nel piatto», appena conclusosi all’«Host» di Milano, il Salone internazionale dell’ospitalità professionale.
Un’arena del gusto tricolore che a colpi di cucina tipica con aggiunta di pizzichi d’estro ed innovazione, ha visto sfidarsi 10 squadre provenienti da varie regioni d’Italia, ciascuna composta da 5 chef professionisti e un team manager, che si sono cimentati nella preparazione di 4 piatti. Dall’antipasto al dessert, verso l’ambita medaglia d’oro.
Sogni di gloria? No vincente realtà, avvolta sin da subito dall’invitante profumo di una «Napoli nel piatto», il trittico gourmet d’assaggio inaugurale a base di mozzarella in carrozza con ricotta e acciuga, affiancata da un cannolo al salame croccante ed una spirale di vermicelli ripiena di parmigianina di melenzane.
Omaggio alla cucina e ai prodotti della Campania, ma con qualcosa in più. Qui si rivisita la tradizione in salsa gourmet: ricette segrete dei maestri Raffaele Cardillo, capo-chef del team e patron de «Il Ristorantino dell’ Avvocato» a Santa Lucia, del blasonato Antonio Arfè, Amedeo Carannante di Villa Lucrezia, Giacomo Luongo dell’Hotel Vesuvio con il giovane Luigi Liberti, e il junior Raffaele Bencivenga dell’Excelsior.
Ma questo era solo il primo boccone: in tavola anche lasagne croccanti al ragù di coniglio e spuma di fegato, medaglione di maialino nero casertano con castagne di Montella e tartufo di Bagnoli Irpino, carrè d’agnello farcito di scarole. Quindi gocce di cioccolato alla mousse d’agrumi di Sorrento e crema di pastiera su dischi di pastafrolla a completare il luculliano menu valso quota 707, punteggio da squadra assoluta vincitrice, davanti a Romagna, Trentino, Appennino Tosco Emiliano e Liguria.
Che il palato sopraffino preferisca il Sud? Sembra proprio di sì, come confermato anche da un altro trionfo di fornelli nostrani: si chiama Roberto Allocca, chef trentenne di «Casa del nonno 13» a Mercato San Severino, appena proclamato all’Open Colonna di Roma il «Miglior Chef Emergente d’Italia 2011», al termine della finale nazionale di una serie di gare in cui sono stati scelti il miglior giovane cuoco del Nord Italia, del Centro e appunto del Sud.
Filo conduttore della kermesse «la montagna», che Allocca ha elaborato in una «passeggiata campana» tra sapori d’autunno: gnocchetti di grano arso con ragù di coniglio e pioppini, sella di maialino con friarielli e mela annurca, ganache di cioccolato bianco, crema alla strega e coulis di loti. Da vincitore ora lo attende il summit «Cucina Italiana nel Mondo» ad Hong Kong. Lì si confronterà con i cuochi più famosi del pianeta.
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